Patteggiamento per emissione di fatture false, punibile per l'uso. Avv. Francesco Cotrufo

La Suprema Corte di cassazione, con la sentenza n. 5434 del 2017, in materia di emissione ed utilizzo di fatture false, ha statutio che, l'ambito di operatività dell'art. 9 del D.lgs. 74/2000 è stato delineato dalla consolidata giurisprudenza, nel senso che l'art. 9, contenente una deroga alla regola generale fissata dall'art. 110 cod. pen. in tema di concorso di persone nel reato, esclude la rilevanza penale del concorso dell'utilizzatore nelle condotte del diverse soggetto emittente, ma non trova applicazione quando la medesima persona proceda in proprio sia all'emissione delle fatture per operazioni inesistenti, sia alla loro sucessiva utilizzazione;

il regime derogatorio previsto dall'art. 9 del D.lgs 74/2000 non trova applicazione quando l'amministratore della scoietà che ha emesso le fatture per operazioni inesistenti coincida con il legale rappresentate della diversa società che le abbia succesvviamente utilizzate.

Tanto premesso, la sentenza impugnata ha evidenzato, con motivazione esaustiva e conforme ai principi richiamati, che la non operatività dell'art. 9 cit. deriva dalla circostanza che all'imputato era contestato il reato di cui all'art. 2 d.lgs. 74/2000 in relazione all fattura xxx quale legale rappresentante della xxxxx srl, quindi in veste di utilizzatore delle fattura per operazione oggettivamente inesistente, mentre, nel procedimento definito con sentenza di patteggiamento dinanzi all'A.G. di Perugia, gli era stata contestato il reato di cui all'art. 8 d.lgs. 74/2000, in qualità di amministratore di fatto della XXX srl, la società cartiera emittente le fatture false.

Avv. Francesco Cotrufo, avvocato e commercialista del foro di Bari