Accertamento fondato su dichiarazioni rese nelle indagini penali su terzi non allegate per intero? Nullità dell'avviso. Dott. Francesco Cotrufo

Accertamento fondato su dichiarazioni rese nelle indagini penali su terzi non allegate per intero? Nullità dell'avviso. Dott. Francesco Cotrufo

 

La Ctp di Reggio Emilia, con la sentenza 99/2017, ha annullato l'avviso di accertamento perchè fondato su dichiarazioni e intercettazioni ambientali nei confronti di terzi, acquisite nel corso di indagini penali, e non allegate integralmente al provvedimento.

Per il collegio, trattasi  di notizie rilasciate verosimilmente in uno stato di soggezione che possono essere valutate solo attraverso la lettura dell’originale e non per sintesi. 


Gli avvisi di accertamento impugnati, si basavano su documenti, dichiarazioni ed intercettazioni reperiti nell’ambito di indagini penali a carico di terzi. Tuttavia, per i giudici emiliani tali dichiarazioni, soprattutto ove rese in sede penale possono avere lo scopo, umanamente comprensibilissimo, di «amicarsi» gli organi inquirenti, nei cui confronti l’indagato si trova, normalmente, in una situazione psicologica di inferiorità, al fine di ottenere mitezza di trattamento; oltre a tali considerazioni generali, nel caso di specie è stata evidenziata la loro contraddittorietà, posto che si inizia con una confessata sovrafatturazione dei 20 per cento per terminare, dopo tre mesi, con una confessata sovrafatturazione del 90. Da tanto è derivata l’illegittimità degli avvisi di accertamento il cui impianto motivazionale era stato costruito unicamente su tali elementi.

Dott. Francesco Cotrufo, foro di Bari