Corte di cassazione - ordinanza 23887/17 -
La norma che ha soppresso l’attribuzione esclusiva di Poste Italiane quale fornitore del servizio postale di notifiche e comunicazioni di atti giudiziari non è retroattiva; logica conseguenza che è inammissibile il ricorso del contribuente contro la cartella di pagamento notificato in passato tramite un ente privato.
Tale abrogazione che opera a partire dal 10 settembre 2017, comporta «la soppressione dell’attribuzione in esclusiva a Poste Italiane, quale fornitore del servizio postale universale, dei servizi inerenti le notificazioni e comunicazioni di atti giudiziari, ai sensi della legge 890/82, nonché dei servizi inerenti le notificazioni delle violazioni al codice della strada ai sensi dell’articolo 201 del decreto legislativo 285/92». <
Avv. Francesco Cotrufo, avvocato e commercialista del foro di Bari