La Suprema Corte di cassazione ha confermato, nuovamente, che, l'agente della riscossione è tenuto a conservare ben oltre i cinque anni i documenti che attestano la notifica della cartella di pagamento, come la relata o la ricevuta di ritorno della raccomandata.
Secondo i Supremi Giudici, grava sul concessionario della riscossione l'onere di provare la regolare notificazione della cartella di pagamento posta a base dell'iscrizione contestata.
Avv. Francesco Cotrufo, avvocato e commercialista del foro di Bari