Puņ accedere la Guardia di Finanza nei locali ad uso promiscuo senza autorizzazione del P.M.? Avv. Francesco Cotrufo

Puņ accedere la Guardia di Finanza nei locali ad uso promiscuo senza autorizzazione del P.M.? Avv. Francesco Cotrufo

Può accedere la Guardia di Finanza nei locali ad uso promiscuo senza autorizzazione del P.M.?

La Suprema Corte di cassazione, con la sentenza n. 7723/2018, in merito all’accesso dei militari della G.d.F. nei locali adibiti ad abitazione principale, ha ribadito che, in tema di accertamento dell'IVA, l'autorizzazione del Procuratore della Repubblica, prescritta dall'art. 52, primo e secondo comma, del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, ai fini dell'accesso degli impiegati dell'Amministrazione finanziaria (o della Guardia di finanza, nell'esercizio dei compiti di collaborazione con gli uffici finanziari ad essa demandati) a locali adibiti anche ad abitazione del contribuente ovvero esclusivamente ad abitazione, è subordinata alla presenza di gravi indizi di violazioni soltanto in quest'ultima ipotesi e non anche quando si tratti di locali ad uso promiscuo. Tale ultima destinazione ricorre non soltanto nell'ipotesi in cui i medesimi ambienti siano contestualmente utilizzati per la vita familiare e per l'attività professionale, ma ogni qual volta l'agevole possibilità di comunicazione interna consenta il trasferimento di documenti propri dell'attività commerciale nei locali abitativi (Così statuendo, la S.C., ha riformato la sentenza impugnata, non adeguatamente motivata quanto alla necessità della suddetta autorizzazione, dovendosi accertare se, malgrado l'unicità del corpo di fabbrica, l'unità adibita ad officina meccanica, al cui interno erano stati acquisiti gli elementi posti a base dell'avviso di accertamento, fosse da ritenere collegata all'abitazione del contribuente, o, piuttosto, ne fosse separata)» (Sez. 6 - 5, Ordinanza n. 28068 del 16/12/2013, Rv. 629877 - 01).

 

Avv. Francesco Cotrufo, avvocato e commercialista del foro di Bari