L'elenco clienti e fornitori inchioda l'evasore. Avv. Francesco Cotrufo

L'elenco clienti e fornitori inchioda l'evasore. Avv. Francesco Cotrufo

L'elenco clienti e fornitori inchioda l'evasore. Avv. Francesco Cotrufo

Art. 5.  Omessa dichiarazione  In vigore dal 22 ottobre 2015

1.  E' punito con la reclusione da un anno e sei mesi a quattro anni chiunque al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto, non presenta, essendovi obbligato, una delle dichiarazioni relative a dette imposte, quando l'imposta evasa è superiore, con riferimento a taluna delle singole imposte ad euro cinquantamila. 

1-bis.  E' punito con la reclusione da un anno e sei mesi a quattro anni chiunque non presenta, essendovi obbligato, la dichiarazione di sostituto d'imposta, quando l'ammontare delle ritenute non versate è superiore ad euro cinquantamila. 

2.  Ai fini della disposizione prevista dai commi 1 e 1-bis non si considera omessa la dichiarazione presentata entro novanta giorni dalla scadenza del termine o non sottoscritta o non redatta su uno stampato conforme al modello prescritto

 Evasore totale inchiodato dall’elenco clienti-fornitori delle imprese con cui è entrato in contatto. Questo, in estrema sintesi, il principio espresso dalla Corte di cassazione con sentenza n. 16457/2017.

 In particolare, secondo la Corte, l'elenco dei clienti e fornitori (specie se proveniente da imprese diverse da quella oggetto di verifica) costituisce documento che legittima l'inversione dell'onere della prova a carico dell'evasore totale, essendo contrario alla logica ipotizzare che imprese, tutte diverse tra loro, possano avere indicato costi e ricavi inesistenti relativamente proprio all'identico cliente/fornitore. Non si tratta, pertanto, dell'utilizzo ai fini penali di presunzioni tributarie, come afferma il ricorrente. Il giudice ha liberamente valutato le informaizoni probatorie derivanti dal documento utilizzato, traendone conclusioni non manifestamente illogiche, la cui ragionevolezza imponeva all'imputato di fornire la prova del contrario.

Avv. Francesco Cotrufo, avvocato e commercialista del  foro di Bari