Sanzioni amministrative anche al commercialista della società che abbia concorso attivamente agli illeciti fiscali.
La sentenza della Corte di Cassazione n. 23172 del 27 agosto 2024 riguarda le sanzioni amministrative che possono essere applicate anche al commercialista di una società, qualora abbia partecipato attivamente a comportamenti illeciti legati all'evasione fiscale.
In altre parole, anche se le sanzioni tributarie si applicano solitamente solo alle società (con personalità giuridica), la legge prevede che un terzo, come un consulente esterno o un commercialista, possa essere sanzionato se ha avuto un ruolo attivo nel compiere o facilitare la violazione delle norme fiscali. Questo accade quando, oltre a svolgere il proprio lavoro, il consulente ha partecipato in modo interessato e autonomo, proponendo o gestendo operazioni finalizzate all'evasione o all'elusione fiscale.
Ad esempio, se il commercialista ha suggerito o strutturato operazioni complesse con lo scopo di evitare il pagamento delle tasse, può essere sanzionato come "concorrente esterno" insieme alla società.
L'articolo 9 del decreto legislativo n. 472 del 1997 prevede quindi la possibilità di applicare sanzioni anche ai consulenti esterni, come commercialisti o avvocati, se contribuiscono consapevolmente alle violazioni tributarie.
In sintesi, anche i professionisti che aiutano una società a evadere le tasse possono essere ritenuti responsabili e ricevere sanzioni amministrative per il loro coinvolgimento.
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