Le prossime verifiche dell'Agenzia delle Entrate sui contribuenti in regime forfettario: cosa aspettarsi?

Le prossime verifiche dell'Agenzia delle Entrate sui contribuenti in regime forfettario: cosa aspettarsi?

 

Negli ultimi anni, il regime forfettario ha rappresentato una scelta interessante per molte piccole e medie imprese e professionisti. Tuttavia, con l'aumento del numero di contribuenti che aderiscono a tale regime fiscale, l'Agenzia delle Entrate ha intensificato le attività di controllo e verifica, per garantire la corretta applicazione delle norme e prevenire eventuali abusi. Vediamo insieme quali potrebbero essere le prossime verifiche e a cosa fare attenzione.

 

1. Focus sull'applicazione dei requisiti di accesso

 

Uno degli aspetti centrali delle verifiche riguarda il rispetto dei requisiti di accesso al regime forfettario. In particolare, l'Agenzia delle Entrate si concentrerà su: 

Limiti di fatturato: il contribuente deve rispettare il limite di 85.000 euro annui per poter continuare a beneficiare del regime agevolato. Superare tale soglia può comportare l'uscita dal regime e l'applicazione delle aliquote fiscali ordinarie.

 Assenza di partecipazioni in società di persone, associazioni professionali o imprese familiari: è fondamentale che il contribuente non possieda tali partecipazioni, pena la decadenza dal regime.

 Residenza fiscale: il regime forfettario è riservato ai residenti fiscali in Italia, salvo alcune eccezioni per i residenti in Stati dell'Unione Europea o dello Spazio Economico Europeo.

  

2. Attenzione alle cause di esclusione

 

L’Agenzia delle Entrate effettuerà controlli specifici anche sulle cause di esclusione. Tra queste, rilevano in particolare:

 Il superamento del limite dei 20.000 euro per il costo del personale dipendente.

 La presenza di operazioni effettuate principalmente con ex datori di lavoro: se oltre il 50% del fatturato proviene da soggetti con cui il contribuente ha avuto rapporti di lavoro subordinato nei due anni precedenti, si viene esclusi dal regime.

  

3. Controllo della congruità e coerenza delle spese e dei ricavi

 L’Agenzia delle Entrate potrebbe procedere a controlli incrociati per verificare la congruità delle spese sostenute dai forfettari rispetto ai ricavi dichiarati. Sebbene non vi sia l’obbligo di tenuta della contabilità semplificata/ordinaria, è buona prassi conservare le fatture e i documenti giustificativi delle spese sostenute. Questo non solo per evitare contestazioni future, ma anche per dimostrare la trasparenza del proprio operato.

 

4. Inasprimento delle sanzioni per omissioni e irregolarità

 È importante sottolineare che eventuali irregolarità, omissioni o dichiarazioni non veritiere da parte dei contribuenti forfettari potranno comportare conseguenze significative. Oltre all’obbligo di restituire quanto dovuto con l’applicazione delle aliquote ordinarie, le sanzioni possono essere piuttosto severe. In particolare, si prevede un aumento del rigore nella lotta contro l'evasione fiscale, con un'intensificazione delle verifiche telematiche e incrociate, grazie anche all'utilizzo sempre più diffuso dell'intelligenza artificiale e degli algoritmi predittivi.

 

5. Le nuove tecnologie e il futuro delle verifiche

 Con l’evoluzione tecnologica, l’Agenzia delle Entrate sta adottando strumenti sempre più sofisticati per individuare eventuali anomalie e incongruenze nelle dichiarazioni dei contribuenti. È essenziale, pertanto, che i soggetti in regime forfettario mantengano una condotta fiscale trasparente e rispettosa delle normative, evitando di sottovalutare la portata dei controlli incrociati tra diversi enti e istituzioni.

 

Conclusioni

 I contribuenti che operano in regime forfettario devono essere consapevoli dell’importanza di rispettare i requisiti previsti dalla legge, evitando comportamenti che possano comportare la decadenza dal regime e l’applicazione di sanzioni. Per questo motivo, è consigliabile monitorare costantemente le proprie attività fiscali e, ove necessario, consultarsi con professionisti qualificati per evitare problematiche con l’Agenzia delle Entrate.

 

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