
Molti contribuenti pensano che la “prima casa” sia sempre protetta da pignoramenti o confische. Ma la Corte di Cassazione, con la recente sentenza n. 34484/2025, ha chiarito un punto fondamentale: la tutela prevista dall’art. 76 del DPR 602/1973 vale solo nei confronti del Fisco per i debiti tributari, e non si estende ai procedimenti penali o ad altri tipi di creditori. L’articolo 76 prevede che l’agente della riscossione non possa espropriare l’unico immobile di proprietà del debitore (purché non sia di lusso e vi risieda anagraficamente). “Prima casa” indica l’abitazione principale, quella in cui si vive; “Unico immobile” significa che il contribuente non possiede altri immobili oltre a quello. Solo in quest’ultimo caso la legge blocca l’espropriazione da parte del Fisco. Quando si parla di reati tributari (come la dichiarazione fraudolenta, prevista dall’art. 2 del D.Lgs. 74/2000), il discorso cambia completamente. Questo perché la confisca non serve a “riscuotere un debito”, ma a privare il reo del profitto del reato. In altre parole, non è un’azione del Fisco per recuperare imposte non pagate, ma una misura penale per eliminare gli effetti economici dell’illecito. I giudici ricordano anche l’art. 2740 del Codice Civile: “Il debitore risponde dell’adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri.” Questo principio significa che, salvo casi espressamente previsti dalla legge, non è possibile “mettere al riparo” un bene solo perché è la prima casa. In sintesi La protezione dell’unico immobile vale solo contro il Fisco e solo nel procedimento di riscossione tributaria. Non protegge dalla confisca penale, neanche se si tratta della casa di residenza. In caso di reati fiscali, il giudice può disporre il sequestro preventivo e la successiva confisca, se l’immobile rappresenta il profitto del reato o ha un valore equivalente. Cosa significa per i contribuenti Chi è indagato per reati tributari non può invocare la “prima casa” come scudo assoluto. La tutela prevista dal DPR 602/73 è una garanzia fiscale, non una protezione penale.
Cosa dice la norma
Attenzione: la norma parla di “unico immobile” e non di “prima casa”.
Sono due concetti molto diversi:
Ma cosa accade nei procedimenti penali?
La Cassazione ha ricordato che il divieto di espropriazione dell’unico immobile non si applica al sequestro o alla confisca penale, neppure se l’abitazione è quella dove l’indagato vive.
Il principio generale: i beni del debitore rispondono sempre
La differenza è sottile ma decisiva: nel primo caso si parla di debiti verso lo Stato, nel secondo di reati contro lo Stato.
