
Un principio di civiltà giuridica si rafforza in Europa: la norma più favorevole si applica non solo alle pene “in senso stretto”, ma anche alle sanzioni amministrative che, per la loro gravità o natura, possono essere considerate “penali” secondo il diritto dell’Unione Europea. La vicenda nasce in Slovacchia, dove un’azienda di trasporto e il suo autista erano stati sanzionati perché il camion non aveva il tachigrafo (lo strumento che registra tempi di guida e riposo dei conducenti). L’autista e la società hanno quindi sostenuto che non potevano più essere puniti per un fatto che, nel frattempo, non era più illecito. La Corte ha affermato un principio chiaro e innovativo: Quando una sanzione amministrativa ha carattere penale (cioè è severa, incide sulla persona e mira a punire più che a prevenire), deve applicarsi il principio del favor rei. In altre parole, il diritto europeo prevale: la retroattività della norma più favorevole si estende anche alle sanzioni amministrative che, per intensità e finalità, si avvicinano a quelle penali. Questo orientamento apre a nuove possibilità di difesa in ambito tributario, finanziario e societario, dove spesso le sanzioni amministrative hanno funzione punitiva più che preventiva. Il principio del favor rei vale anche per sanzioni amministrative di natura penale. Se la legge cambia in modo più favorevole dopo il fatto, la nuova disciplina può applicarsi retroattivamente. Il giudice nazionale deve conformarsi al diritto UE, anche contro norme interne contrarie. Le imprese e i cittadini possono così ottenere una riduzione o annullamento di sanzioni ormai superate da leggi più giuste e proporzionate.
Il caso concreto
Dopo la contestazione, però, la normativa europea è cambiata: un nuovo regolamento ha eliminato l’obbligo di installare il tachigrafo per i veicoli come quello in questione.
Il giudice slovacco ha chiesto alla Corte di Giustizia UE (sentenza C-544/23, 1° agosto 2025) se questo principio – detto “favor rei” – potesse valere anche per una sanzione amministrativa, e non solo per una vera e propria pena.
La risposta della Corte di Giustizia UE
Ciò significa che se la legge cambia in modo più favorevole, la persona sanzionata ha diritto di beneficiarne, anche se la decisione è già passata in giudicato a livello nazionale.
Cosa cambia in concreto
Gli avvocati e i contribuenti potranno chiedere che le norme più recenti e meno gravose siano applicate anche a fatti passati, quando la sanzione abbia natura sostanzialmente penale secondo i criteri europei.
In sintesi
