Art. 38, co. 3, D. Lgs. n. 546/1992: l’impugnazione del contumace involontario, condizioni. Avv. Francesco Cotrufo

Art. 38, co. 3, D. Lgs. n. 546/1992: l’impugnazione del contumace involontario, condizioni. Avv. Francesco Cotrufo

Art. 38, co. 3, D. Lgs. n. 546/1992: l’impugnazione del contumace involontario, condizioni.

Con recentissima pronuncia n. 26663, depositata il 21.10.2019, la Corte Suprema di Cassazione, in una causa patrocinata dall’Avv. Iris Maria Ruggeri (Partner di Cotrufo & Partners - Avvocati e Commercialisti) , ha confermato il proprio orientamento sulle condizioni necessarie affinchè l’appello del contumace involontario (art. 38, co. 3, D. Lgs. n. 546/1992), possa ritenersi ammissibile.

Giova rilevare che nel processo tributario, l’ammissibilità dell’impugnazione tardiva, oltre il termine “lungo” dalla pubblicazione della sentenza, previsto dall’art. 38, co. 3, D. Lgs. n. 546/1992, presuppone che la parte dimostri “l’ignoranza del processo”, ossia di non averne avuto alcuna conoscenza per nullità della notificazione del ricorso e della comunicazione dell’avviso di fissazione udienza , situazione che non si ravvisa in capo al ricorrente costituito in giudizio, cui non può dirsi ignota la proposizione dell’azione, dovendosi ritenere tale interpretazione conforme ai principi costituzionali ed all’ordinamento comunitario, in quanto diretta a realizzare un equilibrato bilanciamento tra le esigenze del diritto di difesa ed il principio di certezza delle situazioni giuridiche. Né assume rilievo l’omessa comunicazione della data di trattazione, che è deducibile quale motivo di impugnazione ai sensi dell’art. 161 c.p.c., comma 1, in mancanza della quale la decisione assume valore definitivo in conseguenza del principio del giudicato. ... Alla stregua di questi motivi il ricorso erariale va rigettato, ove si consideri che l’Ufficio era costituito nel giudizio di primo grado ed avrebbe potuto attivarsi per conoscere l’esito del giudizio. ... PQM La Corte rigetta il ricorso e condanna l’Agenzia delle Entrate al pagamento delle spese di giudizio ...”.

Avv. Franceso Cotrufo, avvocato e commercialista del foro di Bari