La soluzione dei debiti con Agenzia delle Entrate

Crisi d'Impresa e Insolvenza

La soluzione dei debiti con Agenzia delle Entrate

L’attività di verifica e recupero da parte dell’Agenzia delle Entrate dei tributi non versati è diventata negli ultimi tempi sempre più efficace. Al tempo stesso, tuttavia, dal lato opposto la capacità finanziaria dei contribuenti continua ad essere degradata da fenomeni quali la recente pandemia o l’impennata dei tassi d’inflazione.

Cosa è possibile fare per ridurre i debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossione?

La cartella di pagamento dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (Ex Equitalia) è l’atto che viene notificato al contribuente per recuperare tutte le somme dovute a seguito dei controlli effettuati dagli “enti impositori” (Agenzia delle Entrate, Inps, Comuni, ecc.).

Quando il contribuente riceve la cartella, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione consente al debitore principalmente due soluzioni: pagare subito o pagare rateizzando l’intero importo dovuto.

Tuttavia, ciò che l’ente della riscossione non dice al debitore è che esistono anche soluzioni diverse da quelle proposte dall’Agenzia.

1a soluzione:

 

in caso di errori della cartella è possibile richiedere direttamente all’ente impositore di annullare (in tutto o in parte) la richiesta di pagamento; la richiesta da rivolgere all’ente viene definita “autotutela” e consente di correggere l’eventuale errore commesso.

2soluzione

 

verificare la presenza di vizi nelle cartelle esattoriali e ricorrere al Giudice per ottenere l’annullamento totale o parziale della cartella; quando il Giudice dà ragione al contribuente, accogliendp il ricorso, l’Ente dovrà annullare il debito e le somme eventualmente già pagate dovranno essere rimborsate al contribuente.

3soluzione

 

quando nessuna delle precedenti soluzioni risulta percorribile per il contribuente, esiste un’ultima soluzione possibile, ossia valutare i presupposti per accedere ad una delle “procedure di sovraindebitamento” così da ridurre potenzialmente di un’importante fetta l’intero ammontare dei debiti.

Cosa sono le procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento?

L’ultima soluzione prospettata consente ai debitori sovraindebitati (anche nei confronti del “Fisco”) di ottenere la riduzione o addirittura la cancellazione totale dei debiti.

Quando si parla di “procedure di sovraindebitamento” ci si riferisce a particolari procedure inizialmente introdotte da quella che venne chiamata dai giornali “Legge Anti-Suicidi” (L. n. 3/2012); ossia procedure pensate per concedere un rimedio e ridare speranza a privati, imprenditori o addirittura all’intero nucleo familiare, oppressi dal debito e che, in mancanza di queste procedure, non avrebbero avuto altre speranze di vedere la luce in fondo al tunnel.

Questi “strumenti” non riguardano solamente i debiti riportati nelle cartelle esattoriali ma consentono anche di ridurre i debiti nei confronti di banche, istituti di credito, fornitori, e ogni altro creditore del soggetto sovraindebitato.

Inoltre, queste procedure possono offrire al debitore anche benefici con effetto immediato, ossia la possibilità di attivare delle c.d. “misure protettive”. La tutela del debitore che decide di attivare le procedure di sovraindebitamento consente in questa maniera di interrompere le azioni esecutive (pignoramenti immobiliari, mobiliari, dello stipendio, ecc.) già iniziate e di evitarne la proposizione di nuove non ancora avviate, oltre a ciò è prevista anche la possibilità di sospendere per un anno il pagamento delle rate dei mutui.

Cancellazione totale dei debiti: l’ESDEBITAZIONE.

Se, infine, il debitore è incolpevolmente nelle condizioni di non poter dar seguito ai propri debiti, è prevista l’attivazione di una procedura speciale e denominata “Esdebitazione dell’Incapiente”.

Questa procedura consente al debitore meritevole, in via eccezionale e solo per una volta nella vita, di liberarsi integralmente dei propri debiti. 


 Ecco alcuni esempi recenti e concreti di chi ha già usufruito di queste procedure nel circondario:

  • Debiti per € 132.706,89; pagamento nella misura del 18,99% del totale (€ 25.200,00) da corrispondersi mediante n. 72 rate mensili di € 350,00 ciascuna (Tribunale di Bari, 09.11.2023)
  • Debiti per € 41.847,76; pagamento nella misura del 37,68% del totale (€ 15.769,23) da corrispondersi mediante n. 65 rate mensili di € 216,94 oltre ad un’ultima rata di € 37,77 (Tribunale di Bari, 29.09.2023);
  • Debiti per € 211.919,54; pagamento nella misura del 28,39% del totale (€ 60.157,87) da corrispondersi mediante n. 120 rate mensili di € 500,00 oltre ad un’ultima rata di € 157,87 (Tribunale di Bari, 25.09.2023);
  • Debiti per € 530.347,23; pagamento nella misura del 28.49% del totale (€ 151.088,97) da corrispondersi mediante acconto iniziale di € 10.020,64, oltre n. 165 rate mensili di € 850,00 e un’ultima rata di € 818,33 (Tribunale di Bari, 3.05.2023)
  • Debiti per € 36.298,06 di una coppia coniugata; concessa dal Giudice l’Esdebitazione totale per incapienza del patrimonio (Tribunale di Bari, 20.4.2023). 

 

Se dovessi ricevere delle cartelle esattoriali con importi non dovuti o dovessi trovarti in ogni caso in situazione di squilibrio economico-finanziario e sei interessato a risolvere lo stadio di sovraindebitamento, ti invitiamo a contattarci per ricevere maggiori informazioni sulla soluzione migliore prospettabile nel tuo caso.

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